VIDEO epk (Electronic Press Kit).
Progetti formato EPK. - Promozioni artistiche e Mostre
GENERE : Opera multimediale DATA: 2002 / 2012
AUTORI :
Stefano Renna fotografia
Marco Salvia testi
Fabrizio Alessandrini musiche
Camorra " le voci di dentro ".
DESCRIZIONE
Installazione video ( durata 25 minuti circa )
Proiezione in multivisione in dissolvenza di
150 fotografie inerenti il tema (di Stefano Renna)
con nusiche originali (di Fabrizio Alessandrini)
Testi tratti dal libro “ l’ultimo sangue “ (di Marco Salvia)
Reading e Lettura interpretativa dei testi live
Allestimento ( impianto audio video )
Mostra fotografica (1)
Fotografie di Stefano Renna riguardanti episodi di camorra degli ultimi 20 anni
Poesie e sintesi didascalica dei testi di Marco Salvia
Disponibili traduzioni ( inglese e francese )
16 pannelli con telaio in alluminio formato 70X100
Proiezione (solo audio/video registrati per la durata della mostra)
Trasporto e allestimento
Impianto per la mostra interattiva (espositori - proiettore – lettore dvd e schermo)
Libro “l’ultimo sangue”
di Marco Salvia e Stefano Renna edito da Stampa alternativa
Libro che racconta i personaggi della mostra e del video
Copie per i relatori e gli ospiti da distribuire in occasione dell’evento
Mostra fotografica (2)
40 foto da originale negativo b/n e file digitali in alta definizione
stampa su carta fotografica formato 30X40
MOTIVAZIONI
L’assuefazione all’orrore, alla prevaricazione, alla violenza, indebolisce le nostre capacità di difesa. La camorra è ormai vista e interpretata dalla gente come una sorta di ordinaria “violenza primitiva” che regola di norma i rapporti tra gli uomini del nostro territorio anche a differenti livelli socio economici. Come tale abbiamo imparato cosi a classificarla e nostro malgrado ad accettarla. La criminalità organizzata ci ha imposto così una sorta di indifferenza difensiva perfino al massacro, e con questa indifferenza noi ci rapportiamo meccanicamente all’assurdo macello generato da questa guerra di potere tribale in tempo di pace. Questa verità di sangue, nonostante tutto, stride fortemente con la nostra preziosa normalità quotidiana di paese occidentale “culturalmente” e economicamente dominante. La noiosa ripetitività di ciò che di regola sarebbe da ritenere inaccettabile, ci ha condizionati, imprigionandoci in una sorta di pigrizia etica, una perseveranza dell’animo nel distaccarsi e deresponsabilizzarsi che ci conduce ad annullare il nostro profondo senso di sgomento e di rifiuto interiore davanti alle atrocità che sono avvenute e avvengono nella guerra di malavita. Il sangue a cui tale conflitto conduce, non è però acqua colorata, non è un trucco televisivo. Il prezzo di questo sangue è quello che la nostra società paga al sonno ipnotico in cui sono precipitati i significati reali dell’esistenza. Il risultato che ha prodotto tale disastrosa relazione tra noi stessi e il “fenomeno” può essere definito come uno svilimento dello spessore umano della nostra comprensione della vita. La scelta di trasformare in qualcosa di potenzialmente più utile questi venti anni di lavoro fotografico sul campo , con un metodo che esalti l’orrore e l’assurdo delle immagini fotografiche proposte, non è una squallida maniera di cercare il consenso tramite lo scandalo, non è un perdente obbiettivo retorico : l’intenzione è sincera e l’intenzione è “sentire insieme”. Cerchiamo il ricordo, il ricordo di noi stessi e di ciò che può accadere e accade in ogni istante anche a causa della nostra stessa indifferenza
OBIETTIVI
Questo perché riteniamo che ciò che cambia il nostro punto di vista infatti non è il sapere ma il comprendere e comprendere è una esperienza percettiva della totalità dell’essere. L’accostamento di discipline diverse nel gioco comunicativo del multimediale e del digitale, ci permette di trasmettere a un livello più profondo quello che la città di Napoli e l’Italia intera vive ed ha vissuto negli ultimi anni di accresciuta brutalità criminale. Se questo risulterà crudo e angosciante tale via espressiva non è come già detto una maniera “artistica” di rotolarsi nella melma, ma un mezzo sincero per cercare in noi stessi la percezione esatta di dove stiamo dirigendoci e come. In questo lavoro troveremo quindi non solo le immagini, ma l’animo e il significato del dolore estremo causato dalla morte violenta e insensata, spettro che accompagna la nostra vita da troppo tempo. Questa realtà è intorno a noi e non in luoghi e scenari di guerra lontani. Questo sforzo artistico e produttivo si propone come obiettivo di contribuire a mettere fine alla illusione collettiva che tutto questo non ci riguardi o che non riguardi in modo pesante e diretto il mondo della cultura e della “ intelligenza “ e della produttività culturale e artistica, oltre che personalmente ognuno di noi. Perseguiremo dunque il nostro fine comunicativo attraverso lo sviluppo di una tecnica espressiva che consenta al pubblico di osservare nuovamente nel proprio animo e con la massima energia possibile, tutta la durezza di questo orrore cui siamo oramai assuefatti, attraverso la creazione di un opera adatta anche al confronto tra i cittadini, le istituzioni e la realtà descritta
STRUTTURA DELL’EVENTO
Mostra fotografica Fotografie di Stefano Renna riguardanti episodi di camorra degli ultimi 20 anni 1990/2010 - Poesie e sintesi didascalica dei testi di Marco Salvia Disponibili traduzioni ( inglese e francese ) 16 pannelli con telaio in alluminio formato 70X100 Proiezione (solo audio/video registrati per la durata della mostra) Trasporto e allestimento Impianto per la mostra interattiva (espositori - proiettore – lettore dvd e schermo).
Installazione video ( durata 25 minuti circa ) Proiezione 150 fotografie inerenti il tema di Stefano Renna Musiche originali di Fabrizio Alessandrini Testi tratti dal libro“ l’ultimo sangue “ di Marco Salvia e Stefano Renna Reading e Lettura interpretativa dei testi live Allestimento ( impianto audio video ) Libro “l’ultimo sangue” di Marco Salvia e Stefano Renna edito da Stampa alternativa Libro che racconta i personaggi della mostra e del video Copie per i relatori e gli ospiti da distribuire in occasione dell’evento “LIVE ACT “ Spettacolo live Camorra “ le voci di dentro “ Proiezione multischermo per le composizioni fotografiche delle scene Direzione della fotografia a cura di Stefano Renna Musiche originali eseguite dal vivo a cura di Fabrizio Alessandrini Interpretazione dal vivo delle poesie in dialetto napoletano di Marco Salvia.
"I Miserabili"
Museo Madre di Napoli (Italy)
DONNE. VIOLENZA, 'CARNEFICI' FOTOGRAFATI AL MOMENTO DELL'ARRESTO
Un concept fotografico che mette al centro gli uomini, dopo che hanno commesso la violenza. Dieci immagini forti che colgono i "carnefici" nel momento dell'arresto tratte da vicende di cronaca nera.
«Per prevenire la violenza è importante produrre un'identificazione negativa e far capire al potenziale carnefice, ciò che gli potrebbe succedere dopo».
Il racconto per immagini ha come sottofondo una musica dura, che deve contribuire a trasmettere il pensiero che la violenza, e le sue conseguenze, siano insopportabili».
Lo scorso anno sono state 128 in Italia le donne uccise, una ogni due giorni e mezzo, mentre oltre 100mila sono i bambini che hanno subito maltrattamenti.
Il concept fotografico e' anche il risultato di un accurato lavoro di ricerca reso possibile grazie all'apporto di fotoreporter, cronisti di giudiziaria, psicologi, avvocati. provocatoriamente, un'identificazione negativa attraverso queste immagini viene infatti in superficie la sconfitta proiettata in uno specchio deformante, dove il protagonista del delitto e' svestito da ogni possibile mitizzazione o forma di giustificazione, e raccontato invece nelle conseguenze negative insite in ogni gesto di violenza
" I Miserabili "
Concept fotografico
GENERE : Opera multimediale
DATA: 2014 / 2015
AUTORI :
Désirée Klain ideazione
Stefano Renna Concept fotografico
Maurizio De Giovanni Testi
" Tutti i bambini del mondo "
MAFIA E LEGALITA’:
LA FOTOGRAFIA, LA LETTERATURA E LA MUSICA AL SERVIZIO DELLA CAROVANA ITINERANTE CONTRO LE MAFIE
GENERE : Opera multimediale
DATA: 2012
AUTORI :
Stefano Renna fotografia
Bambini scuola di Scampia testi
Fabrizio Alessandrini musiche
LA NUOVA PROPOSTA CULTURALE CONTRO LE MAFIE DEDICATA ALL’INFANZIA
Tutti i bambini del mondo “ le voci di dentro è il titolo della nuova proposta culturale con cui gli autori avvalendosi della fotografia, della letteratura e della musica come mezzo espressivo proseguono il proprio percorso di sensibilizzazione sociale nell’intento di dare voce ai più deboli vittime e/o carnefici sottomessi dall’influenza del potere malavitoso ancora oggi presente nel nostro territorio e in continua evoluzione espansionistica.
IL SOGGETTO
Se in Camorra “ le voci di dentro “ a parlare erano gli adulti ( la madre che corre sul luogo dove è stato ucciso il proprio figlio, la donna del boss detenuto costretta a gestire il losco giro di affari del proprio uomo, l’impiegato del comune della polizia mortuaria costretto a turni assurdi per il numero di morti di camorra da raccogliere e seppellire, o il boss che racconta se stesso e il killer che parla della propria vita sbagliata ) nella nuova opera Tutti i bambini del mondo “ le voci di dentro” gli autori hanno voluto dare voce ai bambini e ai giovani, nella speranza di trovare un pensiero non ancora compromesso da una società continuamente manomessa dalla malavita, un modo diverso di intendere il fenomeno delle mafie e diverso da quello raccontato dalle cronache giudiziarie.
I PENSIERI DEI BAMBINI di SCAMPIA SUGGERISCONO L’IDEA
Fonte di ispirazione per la nuova opera multimediale “ tutti i bambini del mondo “, considerata dagli autori un’appendice della precedente, sono stati i pensieri scritti dai bambini del quartiere di Scampia considerato il cuore in cui più pulsa il sangue che dà vita alla criminalità organizzata e alla camorra. I pensieri dei bambini legati a migliaia di palloncini sono stati fatti volare in cielo, ma prima che questo avvenisse, la fotografia li ha resi documento e con sensibilità e senza offendere, si è cercato di rappresentare con le immagini i volti e le speranze di questi bambini e giovani che come tanti altri in tutto il mondo, raccontano il disagio sociale di chi vive a contatto con la nuda e cruda realtà che circonda tutte le mafie.
OBIETTIVI E METODOLOGIE DELL’OPERA
LA METODOLOGIA
del linguaggio contemporaneo e innovativo delle tecnologie multimediali, la fotografia che documenta la vita nella sua nuda e cruda interezza, i pensieri dei bambini tradotti in testi con sapiente regia letteraria e la musica originale, insieme per stimolare nei giovani la volontà critica e per dare spazio ad un momento di riflessione con l’intento di incentivare la partecipazione attiva.
L’OBIETTIVO
è quello di far maturare nei giovani e nei bambini la voglia di impegnarsi socialmente e rendersi utili partecipando intellettualmente alla lotta culturale contro tutte le mafie.
Se dopo tanti anni il fenomeno malavitoso resiste ancora, significa che bisogna sradicarlo intervenendo alla radice che affonda sempre di più ramificandosi nel terreno della nostra cultura abbassandone il livello qualitativo e i giovani sono per noi il primo seme da coltivare con cura.
Solo facendo partecipare attivamente i giovani alla creazione di un opera, si può creare in loro uno stimolo e renderli parte integrata di un territorio e di un sistema della società civile che deve funzionare anche grazie al loro contributo contro ogni tipo di mafia e prevaricazione sociale.
Quindi la FINALITA’ è quella di intervenire coinvolgendo i giovani in modo diretto facendoli interessare partecipando attivamente alla costruzione di un’opera di cui sentirsi autori, nella speranza, impegnandoli, di sottrarli alla ragnatela malavitosa delle mafie che è sempre pronta ad offrire facili, ma finte speranze di altre affermazioni nella vita.